A poche settimane dalla votazione del 24 novembre, il futuro del diritto di locazione in Svizzera rimane incerto. Di fronte alle riforme proposte, l’ASI è impegnata al massimo ed è sostenuta da un'ampia alleanza per difendere un doppio NO. La lobby immobiliare, concentrata esclusivamente sui profitti, vuole indebolire ulteriormente il diritto di locazione e quindi sbilanciare la situazione a scapito degli inquilini. Il suo piano è quello di rendere ancora più facile scacciare gli inquilini dalle loro abitazioni per poi aumentare le pigioni.
La lobby immobiliare, motivata dal reddito, approfitta molto spesso del cambio degli inquilini per aumentare le pigioni. In media, essa sottrae 360 franchi di locazione di troppo al mese per economia domestica, come ha dimostrato lo studio Bass. Per le famiglie a basso e medio reddito, la pigione è di gran lunga la voce più importante del loro bilancio.
Non sorprende quindi che la lobby immobiliare stia investendo somme scandalose per indebolire la tutela degli inquilini. Lo sta facendo attraverso manovre strategiche e antidemocratiche. Ha deliberatamente diviso le revisioni della legge in diverse parti. Il 24 novembre, grazie al doppio referendum dell’ASI, voteremo su due riforme che mirano a faciltare la disdetta dei contratti di locazione. Altredue modifiche sono previste per la sessione parlamentare di dicembre.
L'alleanza del NO difenderà con fervore l'alloggio di circa 5 milioni di inquilini. La lobby immobiliare, ossessionata dal reddito, vuole poter facilitare la possibilità della disdetta agli inquilini per poi aumentare le pigioni. Per farlo, è disposta a usare argomenti fallaci e a nascondere la verità.
Spazio all'arbitrio e all'incertezza giuridica
Le due revisioni non avranno alcun impatto sugli scandalosi abusi che esistono sulle piattaforme di affitto come Airbnb. Il più delle volte, dietro queste piattaforme si trovano i proprietari. Inoltre, è già oggi illegale trarre profitto dalla sublocazione della propria abitazione. Per combattere efficacemente il fenomeno Airbnb, le locazioni a breve termine dovrebbero essere limitate a 90 giorni. Queste misure sono spesso osteggiate dalla lobby immobiliare.
Già oggi è possibile disdire un contratto di locazione per bisogno personale. I proprietari che hanno un’abitazione da locare e desiderano utilizzarla per sé o per la propria famiglia possono disdire i contratti di locazione degli inquilini rispettando i termini legali. Non c'è bisogno di una nuova legge. La normativa proposta porterebbe solo a maggiore arbitrarietà e incertezza giuridica.