Gli inquilini sono fortemente sotto pressione. I consistenti aumenti dei costi di locazione e dei costi accessori gravano in modo pesante il bilancio familiare. Ciò non ha tuttavia ostacolato il Consiglio degli Stati dall’adottare due progetti della lobby immobiliare che diminuiscono la protezione degli inquilini in Svizzera e che portano a pigioni più elevate. L’Associazione Svizzera Inquilini (ASI) critica con vigore l’odierna decisione e ha annunciato che lancerà il referendum contro le due revisioni.
“In questi tempi di aumenti importanti delle pigioni e dei costi accessori l’attacco concentrato della lobby immobiliare contro il diritto di locazione è semplicemente inaccettabile. Gli inquilini non possono accettare questi peggioramenti. Siamo seduti sopra una bomba ad orologeria sociale” indica il presidente dell’ASI Carlo Sommaruga. Molti inquilini sono giustamente preoccupati: le pigioni e i costi accessori stanno esplodendo e trovare oggigiorno degli alloggi a prezzi accessibili sta diventando sempre più difficile. Questa è ormai una realtà non più solo per le economie con redditi bassi, ma pure per la classe media. Si sta diffondendo sempre di più la paura di ricevere uno sfratto o un aumento della pigione.
Di cosa si tratta?
La lobby immobiliare ha presentato in Parlamento una serie di iniziative tendenti a indebolire la protezione contro le disdette dei contratti di locazione e permettere alla parte locatrice di esigere con più facilità pigioni troppo care. “Con le due odierne iniziative appena adottate dal Consiglio degli Stati, il solo ed unico obbiettivo della lobby immobiliare è di facilitare la disdetta dei contratti di locazione”, precisa Michael Töngi, vicepresidente dell’ASI. Con il progetto che vuole facilitare le disdette in caso di bisogno personale (18.475), la parte locatrice potrebbe disdire con più facilità e in modo più rapido il contratto di locazione degli inquilini, senza tenere in considerazioni le necessità degli inquilini. Il progetto che tende a regolamentare in modo più ampio la sublocazione (15.455) introdurrebbe una lista di motivi unilaterali per rifiutare una sublocazione. Inoltre, la parte locatrice otterrebbe un diritto di disdetta straordinario nel caso in cui delle semplici formalità non fossero state rispettate. Dal punto di vista dell’ASI, questa misura è totalmente disproporzionata e pericolosa. Le revisioni sono all’insegna del motto: prima facilitare le disdette, poi aumentare le pigioni.
Ulteriori attacchi in vista
I prossimi attacchi della lobby immobiliare sono già pronti in Parlamento. In futuro sarà quindi ancora più facile per la parte locatrice aumentare in modo eccessivo le pigioni. I diritti degli inquilini ad opporsi a tali aumenti saranno per contro limitati. “È chiaro che questo attacco contro gli inquilini deve essere fermato. L’ASI si opporrà a ogni deterioramento dei diritti degli inquilini in Svizzera. L’Associazione ha già annunciato che lancerà un referendum per le prime due revisioni” dichiara Carlo Sommaruga.